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mercoledì 12 ottobre 2011

BOLOGNA Proteste in Banca d'Italia

Un centinaio di giovani tenta di entrare nella sede dell'Istituto. Polizia e carabinieri reagiscono. Una studentessa di 23 anni trasportata in ospedale: colpita al volto, ha quattro denti rotti e il labbro spaccato. Poi il corteo è proseguito: assalto agli uffici del Tribunale. Buttati in strada faldoni di documenti

la Repubblica BOLOGNA.it

DI ALESSANDRO CORI e ILARIA VENTURI
 

Tensioni a Bologna davanti alla sede di Banca d’Italia. E’ scontro tra le forze dell’ordine e i centri sociali. Un centinaio di studenti indignados stamattina alle undici si è presentato in piazza Cavour, davanti alla sede del palazzo già blindata da un cordone di carabinieri e polizia in tenuta antisommossa.

“A voi i debiti a noi la borsa e la vita”, recitava lo striscione dei manifestanti, molti di loro con scudi di polistirolo e con una statua raffigurante di Santa Insolvenza e Diritto all'insolvenza. “Vogliamo entrare, non è nostro il debito”, “non vogliamo più essere sfruttati, siamo precari e diciamo basta, ci ribelliamo”, gridavano. E ancora: “Diritto all’insorgenza”, e il coro: “Default, entro in banca e sono felice se non pago il debito”. La manifestazione faceva parte della giornata nazionale di protesta contro l'Istituto centrale di credito, in preparazione della manifestazione generale di protesta del 15 ottobre, a Roma.

Per ben due volte i ragazzi hanno tentato di entrare e sono partite le manganellate. Una ragazza di 23 anni, Martina, studentessa di Arti Visive, è stata ferita: quattro denti rotti e il labbro spaccato. E' stata portata via in ambulanza.

A quel punto la situazione è degenerata. A mezzogiorno i manifestanti, dopo un lancio di uova e di vernice, sono partiti in corteo per le vie del centro storico. Con altri “obiettivi”. Passati per via Castiglione, si sono diretti
a vicolo Monticelli, dove - utilizzando come ariete un paletto di metallo - sono entrati nell'Ufficio Pignoramenti del Tribunale. Poco dopo, un gruppo di manifestanti ha sfondato la porta dell'Ufficio Notifiche, buttando all'aria registri e documenti e scaraventando alcuni faldoni e cartelline fuori dalle finestre.

La protesta degli "Indignados" bolognesi si è conclusa, verso le 13, in piazza Verdi, cuore della zona universitaria

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