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mercoledì 3 novembre 2010

IMMIGRATI SU GRU: 'NO' A ULTIMATUM SINDACO, PERMESSI O STIAMO SU

(AGI) - Brescia, 3 nov. - Continua la lotta degli immigrati arrampicati da sabato su una gru del cantiere metrobus in largo Cesare Battisti a Brescia, e la tensione cresce. Ormai tra stranieri in protesta per la "sanatoria truffa" e l'amministrazione e' muro contro muro. Saltate anche le trattative aperte dalla prefettura, sfociate in alcune proposte rigettate dai migranti e in un ultimatum del sindaco rimasto inascoltato: "O permesso di soggiorno, o non scendiamo da qui" hanno ribadito stamani gli stranieri ai quali era stato chiesto dal Comune di lasciare il cantiere entro le 8 di stamani. Nella notte il responsabile della Pastorale migranti della Diocesi di Brescia, padre Mario Toffari, accompagnato dal rappresentante della comunita' egiziana, e' salito sul braccio meccanico a trenta metri per cercare una mediazione e comunicare la proposta emersa dopo ore di riunione del Comitato convocato in prefettura (partecipato da prefetto, questore, carabinieri, polizia locale e guardia di finanza, da sindaco e vicesindaco, e per l'occasione CGIL, CISL e Curia). Le soluzioni offerte ai migranti erano due: un presidio temporaneo per 15 giorni in un luogo da definire, gestito dalla Diocesi e dai sindacati; un tavolo presso la prefettura. Il sindaco Adriano Paroli aveva anche posto un ultimatum da rispettare appunto entro le 8 cosi' da permettere al cantiere di riaprire. I manifestanti e l'associazione 'Diritti per tutti', che supporta la protesta, rischiano ora anche di dover pagare i danni per l'interruzione dei lavori. (AGI) Cli/Car 



Brescia, gli immigrati non scendono "Se vengono sulla gru ci butteremo"

Prosegue la protesta su un cantiere della metropolitana. Fallito il tentativo di mediazione. "Siamo intenzionati a restare qui fino a quando non ci daranno il permesso di soggiorno"

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