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sabato 22 marzo 2008

Il tango argentino: miscela di culture immigrate a Buenos Aires

Viviana Silvia Piciulo


Negli ultimi decenni dell’800 Buenos Aires era la città dove si andava per “fare l’America”, dove secondo alcuni racconti il pane e la frutta si raccoglievano per strada. La realtà dimostrò che pochi di quelli uomini desiderosi di provare fortuna riuscirono a concretizzare i loro sogni. I salari erano piuttosto miseri, e nonostante tutto migliaia di famiglie italiane, spagnole, francesi, slave ecc, arrivavano senza sosta vedendosi costrette a condividere miseri appartamenti denominati “conventillos”.La maggior parte dei Conventillos sono stati costruiti nelle zone più povere della città e diedero vita a una miscela unica e irripetibile di tradizioni etniche e culturali che diventarono il lievito fondamentale nel processo creativo del tango.
Questi nuovi Argentini condividevano un destino comune fatto di grandi disillusioni, da cui ben presto emersero i racconti di vita quotidiana desiderosi di liberarsi dall'oppressione, dal fallimento, dall’ingiustizia e dalla povertà. Questo gruppo sociale eterogeneo cantava in "Lunfardo", una specie di dialetto degli emarginati, degli abbandonati dalla fortuna che consisteva in una sorta di lingua comune fortemente influenzata dai dialetti italiani, dai localismi, da alcune parole di origine africana.
Le canzoni raccontavano la tristezza, la nostalgia, poche volte la loro felicità e le loro gioie. Cantavano la malinconia provocata dalla distanza della terra d’origine, ma anche le speranze e le aspirazioni. Cantavano la solitudine, ma anche la lealtà e la fratellanza. Ma su questo versante bisogna sottolineare che prima di tutto il tango nasce come danza -in posti malfamati- ed è solo dopo il 1915 quando inizia a diffondersi come canzone nella voce di un cantante figlio naturale di un’immigrata francese: Carlos Gardel. Con quest’interprete il tango, erede della musica dei gauchos, della musica cubana e di quella spagnola divenne negli anni ‘ 20 la tematica privilegiata degli Studios di Hollywood e delle principali sale di ballo parigine. Il Tango figlio della periferia della città conquista il centro del mondo culturale di quell’epoca e così riesci ad imporsi nelle sale più rinomate di Buenos Aires. Nasce la Milonga dove si milonguea passando la notte alternando canto e ballo.

A Bologna, come del resto in tutt'Italia, negli ultimi anni, è scoppiata una vera e propria mania per il Tango, con manifestazioni ed eventi, locali, e milonghe, dove si può ballare, ed imparare a farlo senza limiti di età. Questo boom attira tantissime persone ogni anno che sedotte dalla sensualità del tango si lasciano travolgere dal suo ritmo.

Le milonghe a Bologna

Nome

Descrizione

Ala Azzurra

Via della Birra 21
Uscita tangenziale n° 4
Ogni sabato sera a partire da fine settembre

La Fattoria

Via Pirandello 6
Uscita tangenziale n° 9
Ogni venerdì sera a partire dall'inizio di ottobre

La Grada

Via della Grada 10
In centro
Ogni giovedì sera da ottobre

Sala Paradiso

Via Bellaria
San Lazzaro di Savena (BO)
Ogni domenica a partire dall'inizio di settembre

La Milonga
Scuola
Stabile di Tango Argentino - Argentine Tango School
directed by Tobias Bert and Annalisa di Luzio
Tel-Fax +39-051 6368559

Tangoff di Luca Giacomoni e Emmanuelle Pontieux
+39-051 224671 | +39-348 1212362

Tango Argentino Bologna La Boutique Bailable
La Boutique Bailable
info@laboutiquebailable.it

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