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sabato 22 marzo 2008

“Echale Salsa Hermano”

Viviana Silvia Piciulo

Negli anni ’60, una marea di ritmi d’origine cubana si fusero con il Jazz e nasce la Salsa.

Voi credete che tutti i latinoamericani sappiano ballare la Salsa? Sbagliate! Molti la sentono, la comprano, la cantano, ma il fenomeno delle scuole di ballo che spuntano come funghi è soltanto un fenomeno italiano pensate che a Bologna e dintorni ci sono più di 50 locali che insegnano o ballano i ritmi latini!


La Salsa ha antichi antecedenti uno dei primi è la Contradanse ballata a Versalles, che passò alla corte spagnola e da lì ai Caraibi, durante la colonizzazione, con il nome di "Contradanza". La Contradanse arrivò ad Haiti e dopo a La Havana. Nella costituzione dei ritmi della Salsa appare fondamentale l'immigrazione proveniente da Haiti a Cuba. Una prima ondata introdusse la Contradanza creola, la seconda ondata d’immigrati proveniente dalla Repubblica di Haiti arrivò nella metà del XIX secolo e contribuì alla nascita del meraviglioso Son cubano che ha conquistato il mondo intero.

I ritmi provenienti dell'Africa attraverso gli schiavi, la tradizione vocale ed i ritmi dei tamburi che loro usavano durante i riti religiosi e sociali sono parte centrale dell’origine della Salsa che oggi per noi significa soltanto divertimento.

La musica Salsa ha una struttura determinata: introduzione, fase melodica, fase ritmica o di percussione chiamata montuno, fase melodica e fase finale. Di solito nei gruppi che suonano la Salsa un musicista segue un ritmo specifico e unico chiamato “clave”, mentre gli altri fanno una sorta di poliritmo. I poliritmi sono un elemento essenziale nella musica Salsa mentre che le “claves” più comuni sono il Son, la Rumba e la Samba; tutte discendenti dalla clave africana. Il coro pregón è un'altra eredità proveniente dalle cerimonie religiose africane, dove i canti erano diretti da un leader religioso.


Dopo la rivoluzione di Fidel Castro nel 1959 nacquero tre nuovi centri di salsa: New York, Miami e Colombia. A New York, gli immigrati provenienti da Puerto Rico, abbandonarono la musica folkloristica del loro paese a favore della musica afrocubana. Miami fu la destinazione per molti cubani esiliati che politicizzarono la Salsa e la fecero diventare un simbolo di desiderio: quello di una Cuba libera da Castro.

Purtroppo nell’ immaginario italiano i ritmi latini sono indissolubilmente legati al concetto d'allegria e divertimento, ma per i latinoamericani la Salsa è anche espressione culturale e sociale non sempre legata all'allegria.

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