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giovedì 22 settembre 2011

Rivolta al Cie di Torino

Dopo la rivolta che ha portato all’incendio del Centro di accoglienza a Lampedusa si registra un'altra rivolta di immigrati, questa volta però non sull’isola a sud d’Italia, ma dalla parte opposta, a Torino dove ieri sera in via Santa Maria Mazzarello gli immigrati che si trovavano nel centro di accoglienza piemontese hanno dato vita ad un rivolta simile a quella vista a Lampedusa.  Ha dare il via alle proteste una manifestazione di alcuni anarco-anagonisti di Torino che hanno fatto esplodere alcuni petardi nei pressi del centro per manifestare la loro solidarietà nei confronti degli immigrati. Gli anarchici hanno poi lanciato numerose palline da tennis contenenti fogli esortanti alla rivolta e nei quali si rendevano noti i recenti scontri nei Centri accoglienza di Brindisi e Lampedusa. Gli immigrati hanno così scatenato una violenta sommossa che coinvolto tutte le aree del centro, i cancelli sono stati sfondati e molti extracomunitari si sono dati alla fuga.
Carabinieri e Polizia stanno in queste ore cercando di ripristinare la situazione e riportare al centro di accoglienza gli immigrati fuggiti durante la rivolta, si ipotizza che siano almeno 20 persone. Due immigrati sono stati arrestati ieri, invece, per resistenza e violenza (a due Carabinieri) a pubblico ufficiale, nonché danneggiamento, per aver sfondato i cancelli del centro.
La tensione che si respira a Lampedusa quindi non deve esser placata solo per il bene dell’isola ma anche per quello dell’intera nazione, per evitare che negli altri centri di accoglienza si possano ripetere situazioni del genere.

di E. F.

22 settembre 2011

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