Quanti immigrati chiedono il mutuo prima casa!

 I NUOVI ITALIANI  di Corrado Giustiniani

 

Ecco la faccia dell'immigrazione che non va mai in prima pagina. I tanti stranieri regolari decisi ad integrarsi nel nostro paese, e a mettere le loro radici anche comprando casa. Ben l'11,04 per cento di tutte le richieste di mutuo presentate in Italia, viene da cittadini di nazionalità straniera. Il dato, riportato dalla'agenzia Redattore sociale, ha come fonte Mutui.it, un broker online che ha esaminato i preventivi di mutuo “prima casa” compilati nel sito negli ultimi mesi. In Lombardia, poi, la quota di mutui prenotati dagli stranieri è pari addirittura al 25,8 per cento, quindi un quarto del totale. Ancora: all'interno dell'universo degli immigrati ben un terzo dei mutui è chiesto da cittadini di nazionalità romena (il 32,5 per cento, per essere esatti). La richiesta media è per un prestito di 132 mila euro, che copra l'80 per cento del valore dell'immobile.

Il business delle banche non può più fare a meno degli stranieri, molti dei quali sono forzati dell'acquisto, visto che non trovano alloggi abbordabili in affitto. E val la pena di ricordare che l'11 per cento è un dato che ritorna, perché è anche il contributo stimato degli stranieri al Prodotto lordo italiano. Ma quanti immigrati sono già oggi proprietari? L'anno boom  degli acquisti per loro fu il 2007, secondo l'Istituto di ricerca Scenari immobiliari: Comprarono infatti, ben 135 mila alloggi, per un valore complessivo di 17 miliardi di euro. Poi la crisi ha frenato il trend. Ma l'ultima stima dell'Ismu è che nel 2009 il 17 per cento delle famiglie straniere, dunque una su sei, vivessero già in proprietà. All'interno della comunità cinese, poi, una famiglia su tre ha comprato casa.

 

Offriamo adesso un altro dato su cui meditare, stavolta non globale ma locale. Nelle case popolari di Bologna è straniero il 10 per cento circa dei nuclei familiari assegnatari (il 9,4 per cento, ad essere esatti). La fonte stavolta è un dossier dell'Osservatorio delle immigrazioni della provincia di Bologna, citata sempre dal Redattore Sociale.

Ottenere una casa popolare, scrivono gli estensori del dossier, è assai più facile per gli italiani, perché nelle graduatorie sono priviliegiati gli anziani, gli invalidi, i nuclei unipersonali e monogenitoriali, meno diffusi fra gli stranieri, e allo stesso tempo mancano case di una metratura sufficiente ad accogliere le famiglie immigrate, spesso più numerose. Risultato: per gli immigrati a Bologna è più difficile ottenere una casa popolare. Un quinto delle famiglie italiane richiedenti ce la fa, mentre per gli stranieri siamo a una famiglia che fa domanda su dieci. In numero assoluto, a Bologna, vivono nelle case popolari 15.525 famiglie italiane e 1.608 immigrate.