PARIGI (Reuters) - La Francia è pronta a emendare la futura legge sull'immigrazione per venire incontro alle obiezioni sollevate dall'Unione Europea sulle espulsioni dei Rom, secondo quanto riferito oggi dal ministero dell'Immigrazione, Eric Besson.
La Francia si vuole lasciare alle spalle le aspre polemiche sorte dopo gli sgomberi dei campi illegali, contro i quali si sono pronunciate Nazioni Unite, Unione europea e Chiesa cattolica.
La Commissione europea, l'organismo esecutivo dell'Ue, ha deciso di abbandonare le minacce di un'azione legale nei confronti di Parigi in cambio di garanzie per cui la Francia avrebbe accolto nello statuto nazionale la legge europea sulla migrazione entro i confini del blocco.
"Abbiamo già nella nostra legislazione tutte le garanzie richieste dalla Commissione (Ue)... e le stiamo applicando", ha spiegato a Reuters Besson dopo un vertice di governo.
"Confermo che... siamo disponibili a inserire alcuni elementi (dalla legge Ue), per esempio nella legge sull'immigrazione che verrà discussa al Senato a fine anno o all'inizio del prossimo", ha aggiunto.
Besson ha detto anche che un vertice ministeriale che si terrà domani si perfezionerà la risposta del governo alla Commissione.
Ieri, il Parlamento francese ha approvato una legge sulle procedure per gli sgomberi dei campi illegali. Il provvedimento permette alle autorità di privare alcuni migranti della nazionalità francese se considerati colpevoli di attacchi alla polizia.
La disposizione ha provocato un ampio dibattito in Francia ed è stata definita come pericolosa da parte dei membri dell'opposizione.
Sarkozy, eletto nel 2007, sta facendo i conti con scioperi nazionali contro la riforma pensionistica prevista dal governo.
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