"La democrazia - ha esordito Fini - non va vissuta in modo formale o distaccato, come un bene acquisito che non puo' essere messo in discussione. Oltre che forma di governo - ha aggiunto - la democrazia e' un ordinamento civile, un ideale comune della societa', un sistema di regole morali e sociali.
E' anche e soprattutto un programma, un progetto in divenire, che accompagna l'evoluzione sociale e interviene per allargare gli spazi di liberta' dei cittadini combattendo contemporaneamente l'emarginazione e l'esclusione". Fini, che ha citato il periodo della ricostruzione post bellica, ha sottolineato "gli enormi traguardi raggiunti in campo civile", ma ha aggiunto che "le nuove sfide consistono nel combattere le vecchie e nuove forme di esclusione sociale e ne favorire l'integrazione dei cittadini stranieri che aspirano a inserirsi nel tessuto civile dei Paesi europei". "Consistono anche - ha proseguito - nell'impedire che il sentimento democratico dei cittadini si affievolisca nel disincanto, nell'indifferenza, nella lontananza dalle Istituzioni. Alcuni nuovi ostacoli all'affermazione della democrazia possono venire oggi dall'affievolimento del legame sociale, dall'individualismo esasperato, dalla sfiducia verso gli obiettivi comuni, dalla parcellizzazione della societa'". "E' compito delle Istituzioni - ha concluso il presidente della Camera - permettere ai cittadini di cogliere tali opportunita' favorendo il pluralismo civile e incoraggiando lo sviluppo delle reti di collaborazione tra cittadini nel quadro di una societa' libera e aperta. La democrazia e' una grande sfida collettiva, che si rinnova ad ogni epoca storica. E richiede sempre, come condizione per realizzarsi, la partecipazione attiva e l'adesione convinta dei cittadini".
AGI News On
E' anche e soprattutto un programma, un progetto in divenire, che accompagna l'evoluzione sociale e interviene per allargare gli spazi di liberta' dei cittadini combattendo contemporaneamente l'emarginazione e l'esclusione". Fini, che ha citato il periodo della ricostruzione post bellica, ha sottolineato "gli enormi traguardi raggiunti in campo civile", ma ha aggiunto che "le nuove sfide consistono nel combattere le vecchie e nuove forme di esclusione sociale e ne favorire l'integrazione dei cittadini stranieri che aspirano a inserirsi nel tessuto civile dei Paesi europei". "Consistono anche - ha proseguito - nell'impedire che il sentimento democratico dei cittadini si affievolisca nel disincanto, nell'indifferenza, nella lontananza dalle Istituzioni. Alcuni nuovi ostacoli all'affermazione della democrazia possono venire oggi dall'affievolimento del legame sociale, dall'individualismo esasperato, dalla sfiducia verso gli obiettivi comuni, dalla parcellizzazione della societa'". "E' compito delle Istituzioni - ha concluso il presidente della Camera - permettere ai cittadini di cogliere tali opportunita' favorendo il pluralismo civile e incoraggiando lo sviluppo delle reti di collaborazione tra cittadini nel quadro di una societa' libera e aperta. La democrazia e' una grande sfida collettiva, che si rinnova ad ogni epoca storica. E richiede sempre, come condizione per realizzarsi, la partecipazione attiva e l'adesione convinta dei cittadini".
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