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giovedì 7 ottobre 2010

Da oggi al via ''Terra di tutti film festival''

Le pellicole in programma dal 7 al 10 ottobre al cinema Lumière. Proiezioni gratuite.

Giovanni Vignali
Una quattro giorni sul cinema del Sud del mondo a Bologna, in cui peraltro i temi più scottanti sono quelli dell’attualità - anche e soprattutto italiana - visti con gli occhi degli ultimi.
Questo il senso del “Terra di tutti film festival”, giunto alla quarta edizione e diventato un piccolo evento grazie agli organizzatori, le cooperative sociali Cospe e Gvc che hanno saputo coinvolgere nell’iniziativa migliaia di protagonisti. L’appuntamento è al cinema Lumière di Bologna (via Azzo Gardino 65) da oggi, 7 ottobre, fino a domenica 10.
Per gustarsi una serie di proiezioni “alternative” e - ricordiamolo - gratuite.

Il programma: 35 film in gara che raccontano “le storie del mondo”

Il programma (qui il calendario completo) prevede reportage, inchieste, corti e mediometraggi provenienti da Africa, America Latina, Europa, Medioriente e Asia. Circa 35 i film in gara, divisi in 13 sessioni tematiche, a cui si aggiungono nove opere fuori concorso in arrivo dai festival gemellati di Belo Horizonte in Brasile e di Maputo in Mozambico.
Storie dal mondo, dunque, che (magie della globalizzazione) sono a tutti gli effetti storie di casa nostra, narrate con una prospettiva un po’ diversa da quella dei principali telegiornali.

Le pellicole di domani

Vicende come quelle affrontate della sezione “fortezza Europa” la sessione d’apertura del festival, giovedì 7 ottobre a partire dalle ore 20.
Tra i film in programma, il pluripremiato Niguri di Antonio Martino, un viaggio nel pregiudizio attraverso le reazioni degli abitanti di un piccolo villaggio calabrese “invaso” da immigrati africani.
Mentre in Campania d’Africa (a sinistra la locandina), Francesco Alesi racconta la vita quotidiana degli immigrati a Castel Volturno, la città europea con la maggior percentuale di africani. Hedy Krissane, già vincitore del Torino Film Festival (2005) e ospite a Cannes nel 2006, firma invece Ali di cera, la storia di un migrante che, reduce da un naufragio, si ritrova su una spiaggia italiana.

La questione rom

Proseguendo nel programma del “Terra di tutti film festival” ci si imbatte in un trittico di film sulla scottante questione rom compone la sessione “Storie gitane” (domenica 10 ottobre alle ore 16).
Primo documentario in programma è Amèn di Stefano Cattini, dedicato al fenomeno, ignorato dai mass media, delle conversioni di massa alla religione evangelica pentecostale da parte dei membri della comunità sinti italiana.
I roghi che nel 2008 distrussero i campi rom del quartiere di Ponticelli a Napoli sono invece al centro di Europa 0 km di Luca Bellino e Silvia Luzi.
I due registi, già noti al pubblico per aver documentato la controversa politica di Chavez in La minaccia, seguono i rom napoletani nel viaggio che parte dal loro paese di origine, una poverissima cittadina romena.
Un ritratto delle donne rom della Slovenia, sospese tra rispetto delle tradizioni e volontà di emancipazione, è The life of Roma women della giovane Martina Hudorovič.

La premiazione

A conclusione del festival, le migliori produzioni europee e internazionali saranno premiate da una giuria di qualità mista, presieduta dalla regista bolognese Elisa Mereghetti e composta da professionisti del mondo del documentario, del giornalismo e della cooperazione internazionale. Per la seconda volta, il festival vedrà l’assegnazione del premio speciale istituito dal Consiglio degli stranieri e apolidi della Provincia di Bologna. Da quest’anno, infine, alla migliore opera di produzione africana sui temi dello sviluppo sostenibile e della sovranità alimentare andrà una menzione speciale assegnata dall’associazione Premio Benedetto Senni.

Il Salvagente

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