Tre alloggi trasformati in case alveare, dove gli stranieri vivevano ammassati. Identificati 48 cittadini del Bangladesh, denunciato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina anche uno dei proprietari.
Immigrati stipati in case alveare, ammassati in tre appartamenti del quartiere Appio-Latino controllati nei giorni scorsi dagli agenti del commissariato San Giovanni. All'interno di un alloggio di via Ercolano, di circa 70 mq, erano state ricavate tre stanze e un bagno. In ogni stanza cinque posti letto, per un totale di quindici sistemazioni. In un bilocale di via Tuscolana di 65 mq, erano stati ricavati addirittura 20 posti letto. Più fortunati gli immigrati che vivevano nell'appartamento di via Ceneda. Qui infatti gli agenti in un appartamento di 80 mq, hanno contato 25 posti letto. In tutti e tre i casi, all'interno delle stanze erano stati sistemati letti a castello.
Nel corso dei controlli, i poliziotti hanno identificato 48 stranieri del Bangladesh, dediti al commercio ambulante abusivo, che vivevano in pessime condizioni igienico sanitarie. Stipati nelle stanze, non avevano nemmeno uno spazio per riporre i propri effetti personali, che erano sparpagliati ovunque sul pavimento. Sono 19 gli stranieri risultati irregolari che sono stati accompagnati presso il gabinetto interregionale di polizia scientifica, e successivamente all'Ufficio Immigrazione, e dieci quelli privi dei documenti d'identità e denunciati. Denunciato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina anche il proprietario dell'appartamento di via Ceneda posto sotto sequestro.
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