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giovedì 28 ottobre 2010

Alessandri: troppi immigrati in Emilia A Bologna serve un sindaco leghista

Il segretario regionale del Carroccio: «Se il prossimo primo cittadino fosse leghista tanti problemi di sicurezza e ordine pubblico, irrisolti da troppo tempo, verrebbero finalmente affrontati»

Angelo AlessandriAngelo Alessandri
«L’ignavia del centrosinistra» ha trasformato l’Emilia-Romagna in una «calamita per gli stranieri». E, secondo Angelo Alessandri, parlamentare e segretario nazionale della Lega Nord Emilia, è ora di cambiare rotta: «Sono convinto che se il prossimo sindaco del capoluogo emiliano fosse leghista - dice - tanti problemi di sicurezza e ordine pubblico, irrisolti da troppo tempo, verrebbero finalmente affrontati responsabilmente, dando ai cittadini le risposte che meritano».
Alessandri parla dopo l’altolà arrivato dal Pdl, con Galeazzo Bignami, all’ipotesi di un sindaco leghista a Bologna. «Come ben constatiamo ogni giorno - è il ragionamento di Alessandri - gli stranieri sono concentrati in gran parte al Nord e, guarda caso, in maniera massiccia in Emilia». E scelgono l’Emilia perchè «qui il buonismo e il dossettismo spinto hanno aperto una falla con politiche che tendono spesso a non applicare con sicurezza e determinazione le regole sociali, dando tanto ai nostri ospiti e togliendo alla nostra gente». Una falla, prosegue Alessandri, «che ha creato un polo d’attrazione, una calamita in questa terra che oggi deve fare i conti con numeri assurdi, soprattutto con la crisi». Almeno a Bologna, sostiene quindi Alessandri, soltanto un sindaco leghista saprebbe uscire dalla doppia morsa di immigrazione e degrado. «Mentre i soliti continuano a chiacchierare o a chiudere gli occhi - chiosa Alessandri- la Lega lavora per l’interesse e la tutela dei diritti della nostra gente e gli emiliani l’hanno capito, come dimostra il nostro crescente consenso». 

Se vuoi conoscerlo di più  Angelo Alessandri vai qui:


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