Suona il silenzio in via Chiavari. Nella caserma della polizia di Stato si scopre la targa per Francesco Zizzi, vicebrigadiere ucciso in via Fani a Roma il 16 marzo 1978 durante il rapimento di Aldo Moro. A lui, guardia di sicurezza del presidente della Dc in servizio a Parma fino a poche settimane prima, la polizia e la città hanno dedicato l'edificio (realizzato dal Provveditorato alle opere pubbliche dell'emilia romana rappresentato alla cerimonia dalla dirigente Maria Giovanna Piva). Nella struttura trovano nuova ospitalità l'Ufficio immigrazione - finora collocato in borgo Riccio, in centro storico - e la sala operativa della Questura. Presente alla cerimonia il capo della polizia di Stato Antonio Manganelli, insieme alle autorità locali e alle sorelle di Zizzi Adriana e Maria Pia. "Oggi è' una bella giornata - è stato l'esordio di Manganelli - perché ancora una volta abbiamo la dimostrazione che senza la memoria non possiamo guardare al futuro".
L'elogio dell'immigrazione - Ma prima di ricordare Zizzi, "uno dei tanti eroi quotidiani trucidato quando non aveva neppure 30 anni", Manganelli aveva parlato degli immigrati. E' per loro che la Questura, in collaborazione con il Comune, inaugura il nuovo Ufficio di accoglienza. E' stato l'unico Manganelli, tra le autorità, a parlarne diffusamente: "Questa è una bella giornata - ha rimarcato subito - anche perché dedicata alla fascia della popolazione che ha più bisogno, con l'inaugurazione di un ufficio destinato agli emarginati e agli ultimi". Quindi un accenno al fenomeno tout court dell'immigrazione: "Come forze di polizia - ha ricordato Manganelli - siamo tenuti al massimo rigore, a far rispettare le regole sia agli italiani che agli stranieri, ma il rigore avrebbe solo un senso repressivo se non fosse coniugato con una politica di accoglienza e di solidarietà con gli immigrati, i quali in Italia non solo sono graditi ma necessari".
La richiesta di Vignali - A precedere Manganelli nella lista degli interventi il capo della Questura di Parma Gennaro Gallo (commosso), il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli e il sindaco Pietro Vignali: "Siamo soddisfatti per l'inaugurazione delle nuove strutture - ha detto quest'ultimo - poiché in borgo Riccio (dove aveva sede il vecchio Ufficio immigrazione, ndr) i disagi per gli abitanti erano diventati troppi". Poi un riferimento esplicito alla carenza di forze di polizia: "Approfitto della presenza oggi a Parma del capo della polizia - ha aggiunto il sindaco - per rinnovare la mia richiesta di nuove forze di pubblica sicurezza in città, secondo quella che è stata anche la promessa del signor ministro Maroni".
Rinforzi in arrivo - Pronta la risposta di Manganelli, che a margine della cerimonia ha assicurato: "Già prima della fine dell'anno a Parma arriveranno nuove unità, prima ancora delle nuove assunzioni annunciate nei giorni scorsi". Gli agenti in arrivo a Parma "saranno distribuiti - ha spiega il capo di Ps - tra la questura e il costituendo posto di polizia dell'aeroporto di Parma". E sempre a latere Manganelli ha parlato della Carta di Parma: "Sovrapposizioni tra forze dello Stato e Municipale? Nessuna. Il partnariato con le autorità locali è convinto e sta dando ottimi risultati, da questo punto di vista Parma è un laboratorio per i nuovi percorsi di legalità". Quindi una battuta sulle filtrazioni mafiose in Emilia: "E' cresciuta la sensibilità a certi temi, ma io dico - ha commentato Manganelli - che questi territori in realtà non sono mai stati esenti dalla penetrazione della criminalità". Infine un giudizio sulla Tessera del tifoso: "Abbiamo messo il dito nella piaga stiamo colpendo il fenomeno del bagarinaggio e delle infrazioni commesse dai 'dasapati'".
La nuova struttura - Al termine della cerimonia, è stato il questore Gallo ("Zizzi chiese il trasferimento a Roma per stare vicino alla sua fidanzata a Latina. Il destino umano a volte è imperscrutabile, forse se il vicebrigadiere fosse rimasto a Parma oggi sarebbe ancora con noi") a guidare Manganelli nell'ufficio Immigrazione e nella nuova sala operativa. Otto sono gli sportelli dedicati agli stranieri, abbinati ad un ampio salone d'attesa. "La nuova questura verrà costruita in viale Fratti, zona ferrovia - ha ricordato poi Vignali - e in questi giorni è in corso il bando per la realizzazione della struttura. Qui in via Chiavari, invece, collocheremo anche un ufficio di servizio Anagrafe".
L'elogio dell'immigrazione - Ma prima di ricordare Zizzi, "uno dei tanti eroi quotidiani trucidato quando non aveva neppure 30 anni", Manganelli aveva parlato degli immigrati. E' per loro che la Questura, in collaborazione con il Comune, inaugura il nuovo Ufficio di accoglienza. E' stato l'unico Manganelli, tra le autorità, a parlarne diffusamente: "Questa è una bella giornata - ha rimarcato subito - anche perché dedicata alla fascia della popolazione che ha più bisogno, con l'inaugurazione di un ufficio destinato agli emarginati e agli ultimi". Quindi un accenno al fenomeno tout court dell'immigrazione: "Come forze di polizia - ha ricordato Manganelli - siamo tenuti al massimo rigore, a far rispettare le regole sia agli italiani che agli stranieri, ma il rigore avrebbe solo un senso repressivo se non fosse coniugato con una politica di accoglienza e di solidarietà con gli immigrati, i quali in Italia non solo sono graditi ma necessari".
La richiesta di Vignali - A precedere Manganelli nella lista degli interventi il capo della Questura di Parma Gennaro Gallo (commosso), il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli e il sindaco Pietro Vignali: "Siamo soddisfatti per l'inaugurazione delle nuove strutture - ha detto quest'ultimo - poiché in borgo Riccio (dove aveva sede il vecchio Ufficio immigrazione, ndr) i disagi per gli abitanti erano diventati troppi". Poi un riferimento esplicito alla carenza di forze di polizia: "Approfitto della presenza oggi a Parma del capo della polizia - ha aggiunto il sindaco - per rinnovare la mia richiesta di nuove forze di pubblica sicurezza in città, secondo quella che è stata anche la promessa del signor ministro Maroni".
Rinforzi in arrivo - Pronta la risposta di Manganelli, che a margine della cerimonia ha assicurato: "Già prima della fine dell'anno a Parma arriveranno nuove unità, prima ancora delle nuove assunzioni annunciate nei giorni scorsi". Gli agenti in arrivo a Parma "saranno distribuiti - ha spiega il capo di Ps - tra la questura e il costituendo posto di polizia dell'aeroporto di Parma". E sempre a latere Manganelli ha parlato della Carta di Parma: "Sovrapposizioni tra forze dello Stato e Municipale? Nessuna. Il partnariato con le autorità locali è convinto e sta dando ottimi risultati, da questo punto di vista Parma è un laboratorio per i nuovi percorsi di legalità". Quindi una battuta sulle filtrazioni mafiose in Emilia: "E' cresciuta la sensibilità a certi temi, ma io dico - ha commentato Manganelli - che questi territori in realtà non sono mai stati esenti dalla penetrazione della criminalità". Infine un giudizio sulla Tessera del tifoso: "Abbiamo messo il dito nella piaga stiamo colpendo il fenomeno del bagarinaggio e delle infrazioni commesse dai 'dasapati'".
La nuova struttura - Al termine della cerimonia, è stato il questore Gallo ("Zizzi chiese il trasferimento a Roma per stare vicino alla sua fidanzata a Latina. Il destino umano a volte è imperscrutabile, forse se il vicebrigadiere fosse rimasto a Parma oggi sarebbe ancora con noi") a guidare Manganelli nell'ufficio Immigrazione e nella nuova sala operativa. Otto sono gli sportelli dedicati agli stranieri, abbinati ad un ampio salone d'attesa. "La nuova questura verrà costruita in viale Fratti, zona ferrovia - ha ricordato poi Vignali - e in questi giorni è in corso il bando per la realizzazione della struttura. Qui in via Chiavari, invece, collocheremo anche un ufficio di servizio Anagrafe".
(23 settembre 2010)
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