Pd nel caos fra tangenti, scalate e favori Bersani scrive al Corsera: occhi aperti

  Il Fatto Quitidiano

Sette giorni dopo la bufera che ha travolto Penati, il segretario democratico risponde con una lettera al quotidiano di via Solferino. Ma i dubbi sulla trasparenza e sui rapporti con Gavio restano intatti
E' LA STAMPA BELLEZZA! LA QUESTIONE MORALE CHE HA SPACCATO LA SINISTRA ITALIANA

D’Alema, Veltroni, Bindi, Letta (Enrico), Gentiloni, Parisi, Sircana. Tutti, nel Pd, parlano dell’ennesima questione morale nel partito. Tutti tranne il segretario Bersani. E dire che era stato lui, due anni fa, a nominare capo della sua segreteria Filippo Penati. Noi attendiamo a pie’ fermo che risponda alle nostre domande sullo scandalo Penati, le stesse che turbano migliaia di iscritti ed elettori (leggi l'articolo di Marco Travaglio). Ma non vorremmo che le risposte somigliassero ai pistolotti generici, ai segnali di fumo a costo zero che in questi casi si lanciano sui giornali amici per lavarsi la coscienza e sperare che passi ‘a nuttata, senz’assumersi alcuna responsabilità né far seguire alle parole qualche fatto concreto. E in attesa dei fatti concreti, le parole, le prime dopo l'iscrizione nel registro degli indagati di Penati, arrivano con una lettera di Bersani al Corriere della Sera (leggi)

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