(AGI) - Roma, 13 lug. - E' un articolo della manovra, il 39-bis, ad aver irritato numerosi esponenti del Pdl. Nel provvedimento economico, in discussione al Senato, e' inserita "una norma generica in cui si parla della liberalizzazione delle professioni e si fa riferimento all'abolizione degli ordini", spiega un avvocato del partito di via dell'Umilta'.
Per questo motivo alla Camera e' stata avviata una raccolta firme per protestare contro questa norma. Fonti parlamentari del Pdl parlano di circa una cinquantina di firme gia' consegnate a Palazzo Madama, tanto che il governo e' al lavoro per cercare di superare questa 'impasse'. I firmatari infatti minacciano di non votare la manovra qualora non venga cambiato l'articolo in questione.
A preoccupare molti parlamentari del Pdl e' anche un emendamento firmato dai capigruppo dell'opposizione al Senato che tra l'altro prevede l'incompatibilita' di cariche, l'equiparazione degli stipendi di deputati e senatori a quelli di pari grado in Europa e cambiamenti nel sistema dei vitalizi.
Per quanto riguarda quest'ultimo tema l'emendamento specifica: "Gli uffici di presidenza delle due Camere adottano sistemi previdenziali basati sul metodo di calcolo contributivo, prevedendo requisiti anagrafici e contributivi per l'accesso ai trattamenti corrispondenti a quelli applicati ai lavoratori dipendenti, ai sensi della disciplina pensionistica vigente".
L'emendamento e' firmato da Pd, Idv e Udc.
Per questo motivo alla Camera e' stata avviata una raccolta firme per protestare contro questa norma. Fonti parlamentari del Pdl parlano di circa una cinquantina di firme gia' consegnate a Palazzo Madama, tanto che il governo e' al lavoro per cercare di superare questa 'impasse'. I firmatari infatti minacciano di non votare la manovra qualora non venga cambiato l'articolo in questione.
A preoccupare molti parlamentari del Pdl e' anche un emendamento firmato dai capigruppo dell'opposizione al Senato che tra l'altro prevede l'incompatibilita' di cariche, l'equiparazione degli stipendi di deputati e senatori a quelli di pari grado in Europa e cambiamenti nel sistema dei vitalizi.
Per quanto riguarda quest'ultimo tema l'emendamento specifica: "Gli uffici di presidenza delle due Camere adottano sistemi previdenziali basati sul metodo di calcolo contributivo, prevedendo requisiti anagrafici e contributivi per l'accesso ai trattamenti corrispondenti a quelli applicati ai lavoratori dipendenti, ai sensi della disciplina pensionistica vigente".
L'emendamento e' firmato da Pd, Idv e Udc.
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