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mercoledì 27 aprile 2011

La web tv che accende l' integrazione

Immigrati e italiani come reporter. L' editore? L' ex ministro Martelli


C i sono dodici occhi nuovi che guardano Milano, sei bocche che hanno voglia di raccontare una città diversa. Sono i reporter di Look-out.tv, progetto formativo e di integrazione di Opera Onlus da cui è nata una web tv. «L' idea si è concretizzata nel 2010», ha sintetizzato in occasione del lancio l' ex ministro Claudio Martelli, fondatore dell' associazione e editore di Look-out.tv. La sede della redazione milanese (un' altra è a Roma) è negli spazi di Tvn-Televisionet. Il team è formato da immigrati, rifugiati politici e italiani: Alina, 26 anni viene dalla Romania, in Italia ha studiato Mediazione linguistica («L' Europa dell' Est non è quella raccontata dai giornali»); Maria, 28 anni italiana, ha seguito in tempo reale la missione in Libia di Islamic Relief Italia; Seble, 28 anni, di origini eritree, impegnata politicamente, vive in viale Monza («Mi basta uscire di casa per trovare storie di integrazione, come la realtà del Parco Trotter»). «L' obiettivo è usare un mezzo moderno per raccontare come l' Italia di oggi sta cambiando, anche grazie agli stranieri», osserva Martelli. Al centro i temi dell' immigrazione e della multiculturalità «con un' attenzione ai fenomeni reali e la volontà di smascherare le esagerazioni mediatiche». Il palinsesto della web tv è «in evoluzione», tre le sezioni previste: mondo, Mediterraneo e Italia. Un centinaio i servizi e gli approfondimenti già caricati sul sito, altri se ne aggiungeranno. Il progetto è sostenuto dalle fondazioni Vodafone, Cariplo e Roma Mediterraneo. A fine maggio arrivano le news: un tg di quindici minuti, due edizioni, una mattutina, l' altra pomeridiana. «Sarà il test più rilevante», conclude Martelli. Nel futuro, anche una web radio.
Colombo Severino
Pagina 17
(26 aprile 2011) - Corriere della Sera

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