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martedì 12 aprile 2011

Il leghista Castelli provoca: «Sparare agli immigrati»

No all'accoglienza degli immigrati tunisini in Lombardia e sì all'eventuale uso delle armi contro i migranti protagonisti di violenze. Lo dice intervenendo a 'Un giorno da pecora' a Radio2 il viceministro delle infrastrutture, il leghista Roberto Castelli: «le violenze degli immigrati, che potrebbero diventare milioni nel corso del tempo, potrebbero obbligare le autorità ad usare le armi». In serata non solo non ritratta ma conferma: «Bisogna respingere gli immigrati, ma non possiamo sparargli, almeno per ora».
 
 
Parole che istigano alla violenza, gravi, che vedono Giorgio Conte, vicepresidente dei deputati finiani, definire «inammissibile l'escalation delle dichiarazioni dei leghisti al governo, oggi si è raggiunto l'apogeo del delirio». Per il vicepresidente dei senatori Pd Luigi Zanda. Castelli «si dovrebbe vergognare di un pensiero che richiama il peggior fascismo: non è degno di essere membro del governo e del parlamento». E il Democratico Manuele Fiano invoca le dimissioni.


12 aprile 2011

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