Roma, 18 mar. - (Adnkronos) - ''Le nostre peggiori preoccupazioni sembrano avverarsi: le notizie che giungono dal Cara di Bari, destano allarme. In queste ore infatti pare si stia procedendo al trasferimento di 167 richiedenti asilo verso il centro di Mineo (Catania). Al momento inoltre sembra che l'operazione si stia svolgendo senza la notifica di alcun provvedimento alle persone interessate". Lo afferma, in una nota, il presidente del Centro Astalli, padre Giovanni La Manna del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (Jrs)
"Come se cio' non bastasse - continua padre La Manna - non ci sono al momento garanzie sulle condizioni di trattamento riservate alle persone in stato di vulnerabilita' (vittime di tortura, donne in gravidanza, anziani, persone bisognose di cure mediche e psichiatriche?). La situazione e' grave e senza precedenti: senza esagerare si puo' dire che si assiste impotenti a una deportazione. Tutto sta avvenendo senza interloquire con gli enti di tutela che piu' volte hanno richiesto al prefetto di Palermo Giuseppe Caruso l'apertura di un tavolo sull'argomento''.
In questo contesto "tragico per il diritto d'asilo", il Centro Astalli "continua a chiedere che si sospendano gli spostamenti delle persone accolte nei Cara italiani verso Mineo, evitando cosi' di vanificare percorsi di tutela e integrazione avviati e che ad oggi non paiono ripetibili in tale struttura. Si ribadisce ancora una volta la ferma richiesta di non trasferire, in alcun caso, le persone in stato di vulnerabilita'".
"Come se cio' non bastasse - continua padre La Manna - non ci sono al momento garanzie sulle condizioni di trattamento riservate alle persone in stato di vulnerabilita' (vittime di tortura, donne in gravidanza, anziani, persone bisognose di cure mediche e psichiatriche?). La situazione e' grave e senza precedenti: senza esagerare si puo' dire che si assiste impotenti a una deportazione. Tutto sta avvenendo senza interloquire con gli enti di tutela che piu' volte hanno richiesto al prefetto di Palermo Giuseppe Caruso l'apertura di un tavolo sull'argomento''.
In questo contesto "tragico per il diritto d'asilo", il Centro Astalli "continua a chiedere che si sospendano gli spostamenti delle persone accolte nei Cara italiani verso Mineo, evitando cosi' di vanificare percorsi di tutela e integrazione avviati e che ad oggi non paiono ripetibili in tale struttura. Si ribadisce ancora una volta la ferma richiesta di non trasferire, in alcun caso, le persone in stato di vulnerabilita'".
18/03/2011
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