Il premier nei file di Wikileaks
«E' il portavoce del Cremlino» I dubbi di Frattini sulla Turchia.
«Fa il doppio gioco con l'Iran»
Feste selvagge, rapporti troppo stretti con la Russia, intermediari non abbastanza limpidi. Wikileaks mette in rete i file segreti sulla diplomazia e tra i duecentocinquantamila documenti ci sono anche pagine su come gli americani vedono Berlusconi. Sotto la lente degli Stati Uniti soprattutto i rapporti traVladimir Putin e il primo ministro italiano, che includono «regali generosi» e contratti energetici redditizi: Berlusconi «sembra essere il portavoce di Putin» in Europa, si legge nei documenti messi in Rete dal New York Times. Nei documenti si parla anche delle «feste selvagge del premier». Il quotidiano spagnolo El Pais scrive della «sfiducia profonda che suscita a Washington» il Cavaliere.
A proposito del premier di Mosca il giornale spagnolo afferma che i documenti «pongono in evidenza il sospetto americano che la politica russa sia nelle mani di Valdimir Putin, giudicato un politico di stampo autoritario, il cui stile macista gli consente di collegarsi perfettamente con Silvio Berlusconi».
Nella valanga di documenti c'è spazio anche per Frattini che- rivela un telegramma pubblicato da Wikileaks e classificato come segreto- «ha espresso particolare frustrazione per il doppio gioco di espansione verso l'Europa e l'Iran da parte della Turchia». Lo sfogo svelato sarebbe parte di un dialogo tra il ministro degli Esteri. il segretario della Difesa degli Stati Uniti Robert Gates.
La «sfida, secondo Frattini, è portare la Cina al tavolo» dei colloqui sulla questione iraniana. La «sfida, secondo Frattini, è portare la Cina al tavolo» dei colloqui sulla questione iraniana. Cina e India, sarebbe il pensiero del titolare della Farnesina, sono «Paesi critici per adottare misure che potrebbero influenzare il governo iraniano senza ferire la popolazione».
Il ministro- prosegue il rapporto messo in Rete dal Nyt- «ha anche proposto di inserire Arabia Saudita, Turchia, Brasile, Venezuela e Egitto nelle conversazioni», si legge nel documento. Frattini «ha anche proposto un incontro informale tra i Paesi del Medio Oriente» per «consultarsi sulla questione iraniana».
Il ministro- prosegue il rapporto messo in Rete dal Nyt- «ha anche proposto di inserire Arabia Saudita, Turchia, Brasile, Venezuela e Egitto nelle conversazioni», si legge nel documento. Frattini «ha anche proposto un incontro informale tra i Paesi del Medio Oriente» per «consultarsi sulla questione iraniana».
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