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giovedì 21 ottobre 2010

Vigili anti-immigrati con la pistola sugli autobus a Brescia

Ufficialmente la misura serve per prevenire scippi, violenze e "scrocconi"
Le linee interessate sono quelle maggiormente frequentate dagli stranieri

 

di PAOLO BERIZZI
Dopo il White Christmas di Coccaglio (via gli immigrati irregolari entro Natale), la schedatura degli appartamenti degli stranieri a Gavardo e i guanti igienici anti immigrati sugli autobus, ecco l'ultima trovata: vigili urbani - armati - sui mezzi pubblici. Sì, ancora gli autobus. Ufficialmente dovrebbe essere una specie di sceriffato anti bulli e "scrocconi". Ma siccome le linee in questione sono tra quelle più utilizzate dai cittadini stranieri - oltre che dagli studenti - viene da pensare.

L'idea è venuta all'amministrazione comunale, dalla quale dipende Brescia trasporti. In via sperimentale 12 agenti della polizia municipale saliranno a turno sui servizi di 15 linee (quelle reputate più insicure) per prevenire violenze, scippi, truffe. E per controllare biglietti e abbonamenti. Chi prenderà gli autobus della linee 12, 13, 1, 9, 3, 11, e tutte quelle che gravitano nella zona stazione, risponderà di eventuali irregolarità e comportamenti non urbani direttamente al vigile.

Da Brescia Trasporti fanno sapere che gli uomini in divisa - che si aggiungeranno ai controllori dell'azienda - avranno una funzione deterrente, o almeno si spera, contro i "portoghesi", intesi come imbucati. Che a quanto pare - stando ai dati forniti dall'azienda municipalizzata - quest'anno sono aumentati dell'1% (dal 4,51% del 2009 al 5,54% del 2010). Le quasi 11mila multe appioppate negli ultimi dodici mesi ai bresciani d'origine e d'adozione che fanno i furbi sul biglietto, devono essere state considerate dagli amministratori (Pdl-Lega) un risultato ampiamente migliorabile. E così, dentro anche i vigili.

Forzatura, prova muscolare o buona amministrazione? Chissà. Di certo il provvedimento, come quelli che lo hanno preceduto, in particolare i guanti igienici usa e getta a disposizione dei passeggeri, sta già facendo discutere. "Teniamo a sottolineare che il controllo dei titoli di viaggio viene efficacemente svolto dal personale di Brescia trasporti - dicono Damiano Galletti e Stefano Malorgio della Cgil - e che non ci risulta che sugli autobus cittadini ci sia un clima di violenza tale da giustificare l'intervento della polizia municipale".

Mettere vigili urbani armati sui mezzi pubblici "senza una seria necessità" - aggiungono - "non contribuisce a aumentare il grado di sicurezza ma anzi aumenta la percezione di un pericolo che in realtà non esiste". Alla Camera del lavoro bollano l'iniziativa come "una scelta populista e dispendiosa". E invitano a riflettere sul rischio di un ennesimo provvedimento che, in realtà, punta a prendere di mira i cittadini stranieri. Con molta fantasia e un audacia che ormai sa quasi di marchio territoriale. 

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