Il raggiro del finto prete agli immigrati: "giro" davvero milionario

Giro milionario. Almeno mille pratiche avviate dal 1994 ad oggi. Facendosi dare i soldi dagli immigrati che volevano regolarizzare la loro posizione e che, spesso grazie anche al passaparola tra di loro, si rivolgevano a padre Massimo, il 60enne finto-prete arrestato ieri a Monza dalla polizia di Como, squadra mobile, con l'accusa di avere dato loro permessi di soggiorno falsi. Un giro impressionante quello che gli inquirenti sospettano a suo carico anche se da parte di Massimo Girelli non c'è stata finora nessuna ammissione. Tutte al Nord Italia le pratiche avviate dall'uomo con un raffinato sistema che prevedeva l'emissione anche di finte buste paga per l'avvio dell'iter verso la regolarizzazione in Italia.
Una pratica arrivava a costare agli stranieri fino anche a 1.000 euro, ma non tutte andavano a buon fine. Percentualmente poche, secondo polizia e Procura di Como, quelle che hanno avuto il permesso definitivo. La maggior parte si sono perse per strada: non portate a termine per via di intoppi burocratici vari. Ma il finto prete continuava ad incassare soldi lo stesso. Del tutto inconsapevoli del raggiro gli immigrati che chiedevano aiuto a padre Massimo anche perchè tutti erano convinti che fosse un vero sacerdote. La beffa per alcuni di loro è in agguato: dopo aver speso soldi, ora rischiano di vedersi annullare il permesso e di tornare clandestini a tutti gli effetti. 

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