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lunedì 4 ottobre 2010

Famiglie numerose, assegno Inps anche agli immigrati

Un padre di famiglia straniero, in possesso di permesso di soggiorno di lunga durata, non dev'essere discriminato nel ricevere un assegno familiare qualora abbia tre o più figli minorenni. La decisione, sancita dal Giudice del lavoro di Gorizia e depositata venerdì 1° ottobre, è maturata in seguito a un ricorso dell'Asgi, associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione, circa il caso di un cittadino serbo che si era visto negare un assegno sociale dall'Inps e dal suo comune di residenza (Monfalcone), solo per il fatto di non essere italiano.

“Dopo tanti anni - dice Alberto Guariso, avvocato dell'Asgi- si è riusciti a fare per la prima volta un ricorso per un titolare di permesso di soggiorno di lungo periodo, sfruttando una direttiva comunitaria che garantisce la parità di trattamento in materia assistenziale”. In effetti, la legge 488 del 1998 prevedeva un assegno familiare a esclusivo favore dei nuclei familiari italiani con tre o più figli con meno di 18 anni. Ma in base a una direttiva comunitaria (la 109 del 2003 recepita dal nostro ordinamento nel 2007) secondo cui 'il soggiornante di lungo periodo gode delo stesso trattamento del cittadino nazionale per quanto riguarda le prestazioni sociali e l'assistenza sociale”, il Tribunale di Gorizia ha potuto scavalcare la norma nazionale (evitando di rivolgersi alla Corte Costituzionale) e applicare il principio comunitario. Da oggi, quindi, l'assegno Inps per il terzo figlio che la legge riservava alle famiglie italiane può essere ottenuto anche dai titolari di carta di soggiorno.

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