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lunedì 27 settembre 2010

Noi immigrati versiamo 120 milioni di tasse soltanto a Modena!!! Siamo il futuro di questa Italia senza identità. E la DESTRA continua ad usarci per raccogliere voti

Gli stranieri versiamo 120 milioni di tasse soltanto a Modena. Alla destra non basta!

di Paola Benedetta Manca
Vengono percepiti da diversi modenesi come un peso per la società e accusati da altri di portare solo disagi ma gli stranieri che si stabiliscono nella città della Ghirlandina e nella sua provincia versano più di 120 milioni di euro all’anno nelle casse degli Enti locali e dell’Inps. Il Pdl cittadino da tempo, e bisogna dire con incrollabile costanza, denuncia, soprattutto attraverso gli strali dei due consiglieri regionali Enrico Aimi e Andrea Leoni, l’atteggiamento eccessivamente «ospitale» della giunta modenese di Giorgio Pighi che accoglierebbe troppi immigrati consegnando, così, secondo il Pdl, il territorio alla microcriminalità. Le polemiche più recenti sono scoppiate in occasione dell’ultimo aggiornamento dei dati demografici sul modenese, diffusi dalla Provincia, che hanno evidenziato l’aumento sul territorio degli stranieri. Da un Rapporto preliminare sull’immigrazione a Modena reso noto dalla Provincia risulta, però, che gli stranieri regolari versano oltre 53 milioni di euro all’anno all’Inps (la fonte è l’ente stesso), mentre quasi 70 milioni vanno a coprire il pagamento di tasse come l’Irpef e in generale regionali o comunali (fonte regionale). Gli stranieri, per il Modenese, non sono quindi un costo ma una ricchezza, come sottolinea Fausto Cigni, consigliere provinciale e presidente della Consulta per l’Immigrazione, commentando i dati del Rapporto: «Gli stranieri immigrati sono una risorsa. Questa prima puntuale fotografia che è stata fornita, e che sarà approfondita in un convegno in programma a novembre a Modena, era un impegno assunto in Consiglio provinciale che è stato mantenuto». «Dai dati – spiega Cigni - emerge con chiarezza quanto gli immigrati regolari siano determinanti in alcuni settori economici dell’apparato produttivo e nel sociale, a partire proprio dalle cifre sulla contribuzione Inps e sulle tasse che pagano». Proprio in questi giorni, le polemiche sugli stranieri sono di nuovo divampate, in seguito alla presentazione del Bilancio preventivo del 2011 da parte della Giunta di Piazza Grande e all’annuncio della necessità di operare dei tagli per 11,5 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno, per far fronte alle risorse non erogate dal Governo. Dagli scranni del Pdl, il consigliere comunale e regionale, Andrea Leoni, ha rinfacciato al sindaco Giorgio Pighi e all’assessore al Bilancio Alvaro Colombo le somme «destinate a comprare case esclusive per extracomunitari e per finanziare a fondo perduto le spese per i nomadi» nonché «gli 800 mila euro erogati ogni anno per il Centro stranieri». «Ma gli immigrati – precisa il presidente della Consulta, Cigni - rappresentano quasi il 20 per cento dei lavoratori dipendenti (52.608 nel 2009 secondo le stime dell’Inail), nonostante il rallentamento della crescita di stranieri registrato a partire dal 2008 a causa della crisi economica. L’8,2% dei contributi all’Inps è versato da loro e ben 2 su 3 (il 64 per cento) hanno meno di 39 anni. Di fronte a questi numeri, perciò, - sottolinea - è necessario cominciare a ragionare concretamente di diritti e di doveri e passare dalle parole ai fatti su questioni come cittadinanza e voto amministrativo».
MODENA emiliaromagna@unita.it
26 settembre 2010 
pubblicato nell'edizione di Bologna (pagina 10)

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