L'odissea filmata dai clandestini
Proiettato al Milano Film Festival "Wanted but not Welcome", sconvolgente montaggio di video realizzati dai migranti nel viaggio verso il nostro Paese
18 settembre 2010di PIETRO VERONESE
LA TRAVERSATA del Sahara. L'imbarco e la navigazione nel Mediterraneo. L'incontro con le motovedette italiane e la reclusione nei Cie, prima dell'espulsione. Infine le immagini sconvolgenti dei campi della morte nel deserto, disseminati dei cadaveri di quelli che non ce l'hanno fatta. E' l'impressionante sequenza di "Wanted but not Welcome", montaggio di spezzoni di filmati realizzati con i telefonini da migranti africani durante il loro viaggio verso l'Europa.
Soprattutto, Wanted but not Welcome documenta un crimine contro l'umanità. Seppure non è un crimine penalmente perseguibile, è un crimine morale incancellabile. Tra l'esplosione di gioia dei migranti, che nell'imminenza dello sbarco si radono l'uno con l'altro, si fanno belli per l'Italia, e le successive immagini della reclusione, della cacciata e della morte, c'è un abisso morale che non si può colmare. Wanted but not Welcome è un silenzioso devastante atto d'accusa. Gli imputati siamo noi.
Il video è stato presentato al teatro Studio di via Rivoli, a Milano, dalla ong Naga, che si occupa di fornire assistenza agli immigrati nel nostro Paese. Nei giorni successivi gli organizzatori della proiezione hanno postato "Wanted but not Welcome" su YouTube. A nostra volta mettiamo a disposizione il filmato, al fine di renderlo ancora più visibile.
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