Non solo estero, Emergency è sempre più in campo anche per curare gli italiani. Con nuovi poliambulatori oltre a quello di Palermo. Queste le novità nell'attività dell'associazione da sempre impegnata nei paesi colpiti dalle guerre. Come in Ruanda, Cambogia, Iraq, Sierra Leone, Sudan, Repubblica Centrafricana, Afghanistan.
Gino Strada, uno dei fondatori, ha scelto Affaritaliani.it per presentare le nuove iniziative.
![]() Gino Strada |
Che cosa realizzerete in Italia?
"In Italia abbiamo il poliambulatorio di Palermo, che ha ormai 5 anni di esperienza e che è stato un bel banco di prova. Qui abbiamo dato a tutti il diritto di essere curati, diritto che nel nostro paese viene calpestato soprattutto nei confronti di stranieri e poveri. Adesso abbiamo deciso di replicare questa esperienza e proprio in questi giorni è stato terminato il secondo poliambulatorio a Marghera, a Venezia. E abbiamo anche deciso di mettere in piedi due poliambulatori mobili, due autobus, che gireranno l'Italia, visto che è difficile aprire strutture fisse".
"Perché siamo di fronte a un'ondata razzista che non si era mai vista. O meglio un certo tipo di razzismo c'è sempre stato. Per esempio quello che faceva scrivere davanti a qualche negozio 'Non entrano cani e calabresi' oppure 'Non si affitta ai terroni'. Ma la differenza è che allora c'era una classe politica che disincentivava questi comportamenti mentre oggi ne abbiamo una che inneggia al razzismo e invita a praticarlo".
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