Stranieri figli immigrati nati Roma, bufera su assessore. Alemanno, parole sbagliate.
Opposizione, e' razzismo si dimetta
ANSA 16 settembreROMA - ''I figli nati in Italia da immigrati stranieri non sono da considerare italiani''. Poche parole pronunciate dall'assessore alla Scuola del Comune di Roma, Laura Marsilio, ma quanto basta per scatenare una bufera sul Campidoglio. E a storcere il naso, cercando di correggere il tiro, e' lo stesso sindaco di Roma Gianni Alemanno, mentre l'opposizione capitolina ha parlato di ''ideologie razziste'', chiedendo le dimissioni dell'assessore.
La miccia delle polemiche si e' accesa dopo le dichiarazioni rilasciate dall'assessore Marsilio questa mattina durante la sua visita alla scuola Pisacane di Roma, ora confluita nell'istituto comprensivo Laparelli e da tempo al centro della polemiche per l'alto tasso di alunni stranieri, tanto che quest'anno una prima elementare conta solo bimbi di immigrati.
''Anche se questi bimbi sono nati in Italia - ha detto Marsilio - e' sbagliato considerarli non stranieri. Non e' solo un fatto anagrafico, ma e' una questione culturale''. ''Si e' espressa male in chiave istituzionale e legislativa - ha detto il sindaco - In Italia non esiste il diritto alla cittadinanza in base alla nascita ma voglio sottolineare con chiarezza che i bambini che nascono nella nostra citta' sono un patrimonio per Roma e non mi sento di definirli stranieri''.
A fargli eco anche il presidente della Regione Lazio Renata Polverini, augurandosi una ''correzione'' da parte dell'assessore. A cercare di gettare acqua sul fuoco e' stato poi la stessa Laura Marsilio che, parlando di ''equivoco'', ha spiegato di aver ''usato il termine 'stranieri' verso i figli di immigrati senza voler dare nessuna accezione negativa a questo termine''.
All'opposizione comunale non e' bastato: subito sono state invocate le dimissioni dell' assessore. Alemanno deve ritirare immediatamente le deleghe a Marsilio - ha chiesto il coordinatore del Pd di Roma Marco Miccoli - Roma non merita di essere amministrata da chi rasenta ideologie razziste''.
Non la pensa cosi' la nuova preside dell'istituto, Flora Longhi, la quale si e' detta ''d'accordo con l'affermazione dell'assessore'' e ha annunciato che ''se il prossimo anno scolastico in prima elementare non ci saranno italiani iscritti ma solo stranieri, la classe non si formerà''. Per qualcuno l'atmosfera di oggi alla Pisacane era gia' diventata imbarazzante questa mattina, quando alcuni alunni stranieri dell'istituto si sono esibiti nel cortile dell'istituto davanti all'assessore, cantando 'Sciur Padrun', un vecchio canto delle mondine del novarese e del vercellese, che lavoravano nelle risaie della pianura padana.
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