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venerdì 5 agosto 2011

Bonaccini indagato per abuso d'ufficio Il segretario del Pd: «Sono sereno»

l'inchiesta riguarda il passaggio di gestione di un chiosco

L'inchiesta si riferisce al 2003, quando il numero uno dei Democratici in regione era assessore comunale a Modena
Lui: «So che ho sempre rispettato le regole»

Stefano BonacciniStefano Bonaccini

BOLOGNA - «Ho sempre agito nel rispetto delle regole, sono tranquillo e sereno». Così Stefano Bonaccini, segretario del Pd dell'Emilia-Romagna, indagato dalla Procura di Modena per abuso d'ufficio.
L'INCHIESTA - L'inchiesta si riferisce al 2003, quando Bonaccini era assessore comunale al Patrimonio a Modena: secondo l'ipotesi del pm Enrico Stefani, avrebbe favorito l'ingresso e la permanenza della società Sdps nella gestione di un chiosco-birreria al parco Ferrari. Sono indagati per lo stesso reato anche Antonino Marino, attuale assessore comunale ai Lavori pubblici e allo Sport e due dirigenti del Comune. Gli inquirenti ipotizzano che, sfrattata nel maggio 2003 la titolare del chiosco, sia stata turbata l'asta per assegnare la nuova gestione. Per questo specifico reato, contestato anche ai due titolari dell'attività subentrati, è però già scattata la prescrizione. La loro società - come ricostruito dall'inchiesta dei carabinieri - non avrebbe poi pagato affitti per alcune migliaia di euro ma sarebbe rimasta comunque al timone rinnovando la licenza.
BONACCINI: «SONO SERENO» - Si dice «sereno» Bonaccini: «Ad oggi non so in che ruolo verrò chiamato in Procura, nè sono in possesso di atti che mi consentano di rilasciare dichiarazioni di merito», premette il segretario regionale del Pd in una nota. «Quello che so - continua - è che negli anni in cui sono stato assessore al Comune di Modena (dal 1999 al 2006) ho sempre agito nel rispetto delle regole, con correttezza e nella massima trasparenza. Ribadisco pieno rispetto e fiducia nei giudici e nel loro lavoro per quel che mi riguarda sono tranquillo, sereno e concentrato sugli impegni del Pd».
ERRANI - Per il segretario regionale arriva l'attestazione di fiducia del presidente della Regione, Vasco Errani: «Apprendo dalla stampa dell'indagine in corso a Modena. Esprimo, come sempre, piena fiducia nell'operato della magistratura e sono certo della correttezza di Stefano Bonaccini e della sua estraneità rispetto ad ipotesi diverse».
IL COMUNE DI MODENA - Anche il Comune di Modena esprime «piena fiducia nell'operato, della magistratura» citando in una nota dell'Ufficio legale anche gli altri due indagati «l'ex dirigente Mario Scianti e l'attuale dirigente Giulia Severi». «Fin dall'inizio, il Comune di Modena ha messo a disposizione della magistratura tutta la documentazione - si legge nella nota - Nonostante la complessità della vicenda, l'Amministrazione è serenamente convinta della piena regolarità di tutti i passaggi. Resta tuttavia insolito che l'assessore Marino abbia appreso dell'iscrizione nel registro degli indagati non da atti ufficiali, notificati solo alle 12 di questa mattina, ma dalla stampa».

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