Cerca nel blog

inicjalization...shoutbox

domenica 7 agosto 2011

SALVATORE VASALLO: PER CAMBIARE LA POLITICA

NUOVI POLITICI PER UNA NUOVA ITALIA





LEGGI QUI SUL SUO LAVORO IN PARLAMENTO

I costi della Camera

Leggende e realtà. Cosa si deve cambiare
[3 agosto] Il 2 agosto è stato approvato il bilancio della Camera dei Deputati (lo stesso giorno, anche quello del Senato). Un'occasione per fare il punto sui costi della politica e di quelli che normalmente vengono additati come privilegi di una casta, su quanto si spende per l'istituzione nel suo insieme (Camera dei Deputati, Senato) e per l'attività dei singoli parlamentari. Un argomento molto sentito da tanti cittadini, anche perché oggetto di campagne di stampa aggressive, a volte ben documentate, altre deliberatamente bugiarde. Si tratta di un argomento che tocca nel vivo chi come il sottoscritto è entrato per la prima volta in Parlamento nel 2008, venendo da un'altra professione. Tre anni fa ero un rispettabile professore ordinario dell'Università di Bologna, con attività continuative in uno dei maggiori istituti di ricerca del mio settore, oltre che commentatore su temi politici per il principale quotidiano nazionale. Attività che ho sospeso pensando di poter fare qualcosa di utile per il Paese. Il mio reddito personale non è cambiato in misura significativa (come dimostro in seguito). Non lavoro meno di quanto facessi prima, e chi mi conosce sa che ho parecchi difetti ma non quello di lavorare poco. Oggi ho meno tempo per la famiglia e una reputazione sociale segnata, tra diverse categorie di persone, dallo stigma d'appartenere ad un gruppo di inutili faccendieri strapagati. Alcuni parlamentari (soprattutto ex) godono effettiva­men­te di privilegi ingiustificati, ma circolano anche parecchie leggende metropolitane in merito a privilegi mai esistiti oppure esistiti solo in passato.





[20 luglio] VASSALLO (PD), EMENDAMENTO A DDL MELONI: COSÌ SI PUÒ ABBASSARE SUBITO IL NUMERO DEI PARLAMENTARI. - (ANSA) - ROMA, 20 LUG - ''Se si vuole davvero ridurre il numero dei parlamentari lo si può fare rapidamente. Bastano due piccoli emendamenti al progetto di legge governativo attualmente in fase di esame presso la Commissione Affari costituzionali della Camera e riguardante proprio gli articoli dal 55 al 59 della Costituzione che disciplinano appunto la composizione dei due rami del Parlamento. Il progetto riguarda l'elettorato attivo e passivo ma può legittimamente ricomprendere anche questo aspetto. Personalmente proporrò sia in Commissione sia in Aula emendamenti al testo a tale riguardo.'' Lo ha detto Salvatore Vassallo (Pd) intervenendo oggi in Commissione Affari costituzionali nella discussione sul progetto di legge Meloni che abbassa a 18 anni l'età a cui si puo' essere eletti alla Camera. "É chiaro d'altro canto che se si vuole veramente ridurre il numero dei parlamentari - ha aggiunto l'esponente del Pd - si deve intervenire su questo singolo aspetto rinviando ogni altra ipotesi di riforma ad un momento successivo. Inserire il tema nel quadro di proposte più articolate e controverse pare fatto apposta per mandarla per le lunghe e non farne niente''. ''Sarà molto istruttivo vedere come si comporteranno i gruppi di fronte ad una proposta puntale e mirata di riduzione del numero dei parlamentari - conclude Vassallo - immediatamente approvabile. Per il momento in Commissione ho potuto registrare reazioni molto caute se non evasive, a cominciare dalla Lega Nord''. (ANSA).



Proibire il velo?
Votato in Commissione il testo base
[2 agosto] Il 2 agosto, in Commissione Affari costituzionali, sono stati posti in votazione gli emendamenti al progetto di "legge sul burqa". Chi ne vuole sapere di più può consultare il relativo dossier. Nel seguito: a) una mia dichiarazione diffusa dalle agenzie e ripresa da diversi quotidiani (Stampa, Corriere, Messaggero, Mattino, ecc); b) il testo del progetto approvato in Commissione; c) l'emendamento (bocciato in commissione che ripresenterò in Aula) che esprime la mia posizione; d) l'attuale articolo 5 della "legge Reale" sull'ordine pubblico che si vuole modificare.
L'approvazione da parte della Commissione Affari costituzionali del progetto per vietare l'uso di indumenti come il Burqa e il Niqab è un inutile errore, compiuto per iniziativa di un centrodestra alla disperata ricerca di popolarità a basso costo, a cui si è purtroppo con superficialità accodata anche gran parte dell'opposizione. Per paradosso, per far passare questo divieto, agganciandolo ad una norma generale sull'ordine pubblico, il centrodestra propone di attenuare le sanzioni attualmente previste a tutela della sicurezza dei cittadini.
Come ho detto intervenendo in Commissione, un metro eloquente per valutare la irragionevolezza di questa decisione è l'immagine pubblicata dal Corriere della Sera il 27 luglio nella quale una donna con il niqab si ferma a onorare la memoria dei ragazzi uccisi in Norvegia da un folle lucidamente guidato da ossessioni xenofobe e anti-islamiche. Le quali, come si è visto, possono generare mostri non meno diabolici di altri fondamentalismi. Una immagine che corrobora il senso delle parole usate dal primo ministro Jens Stoltenberg il giorno dei funerali («la nostra risposta sarà più democrazia, più apertura, più umanità») e rende l'idea di come si regolino sul niqab in un paese civile.




Un decalogo per le Città

Il progetto elaborato al seminario di Democratica
[23 luglio] Le elezioni del maggio 2011 hanno assegnato alle nuove amministrazioni una speciale responsabilità: corrispondere a.grandi aspettative conrisorse sempre più scarse. Il voto è stato un atto liberatorio contro la decadente fase terminale del berlusconismo e ha espresso una richiesta esigente di serietà, di sobrietà e di cambiamento che le nuove amministrazioni di centrosinistra devono onorare con una politica trasparente, capace di ascoltare i cittadini e decidere guardando al futuro, capace di fare meglio con meno. Il decalogo è una sintesi degli impegni prioritari elaborati alla luce del seminario di Democraticadel 22 luglio che potrebbero tradursi in iniziative delle giunte comunali e in proposte legislative da assumere in sede parlamentare.



Patto per la sicurezza a Bologna
Maroni risponde in Commissione
[28 luglio] Ecco l'interrogazione che ho posto in Commissione al Ministro Maroni in merito alle sue dichiarazioni, fatte durante la recente campagna elettorale, riguardo al Patto per la sicurezza. La risposta del Ministro contiene un suo personale impegno a siglare un nuovo "Patto" con il Comune di Bologna fino ad ora non esplicitato nelle riunioni preliminari ed interlocutorie del Comitato provinciale per l'ordine pubblico convocate dal prefetto Tranfaglia dopo le elezioni. Lo stesso prefetto, da me contattato a seguito dell'interrogazione, ha confermato comunque l'intenzione di concludere l'istruttoria in settembre. Sulla base di questo doppio impegno, dovremmo attenderci dunque che il nuovo Patto sia operativo entro l'autunno. Non mancheremo naturalmente di chiedere conto nuovamente al ministro di eventuali omissioni o rinvii.



Partiti e primarie

Iniziato il confronto in Commissione
[25 luglio] É iniziato l'esame in sede referente, presso la Commissione Affari costituzionali, dei disegni di legge in materia di "Attuazione dell'articolo 49 della Costituzione". Di seguito il resoconto del mio intervento, il primo ad avviare la discussione, nel quale ho esposto in sintesi.il progetto di legge a cui ho lavorato con Walter Veltroni e Stefano Ceccanti. Da alcune settimane si percepisce un certo attendismo sull'argomento. Dopo le roboanti dichiarazioni fatte ai giornali da vari leader del PdL, l'annunciato progetto di legge Quagliariello-Cicchitto non è pervenuto!






Testamento biologico

Mio emendamento sulle DAT

[12 luglio] Ecco il mio contributo al dibattito parlamentare sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento. L'intervento che segue, svolto in Aula il 12 luglio, illustra un emendamento (sostenuto dal gruppo Pd, ma bocciato) nel quale sono rifluite le riflessioni da me condotte nei mesi scorsi nel confronto con gli esperti del Centro di Etica Generale ed Applicata, coordinato dal Prof. Stefano Semplici, attuale presidente del Comitato internazionale di bioetica.

Nessun commento:

Post più popolari

Pagine

Elementi condivisi


Archivio blog

News Internazionali

Il Fatto Quotidiano

Oggi nella Blogosfera

Cittadinanza già per le seconde generazioni?