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mercoledì 3 agosto 2011

LA CASTA VA IN FERIE. Deputati in vacanza fino al 12 settembre. Con pellegrinaggio

Paolo Casalini

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Mentre l'attacco speculativo sul sistema finanziario sta affossando l'economia italiana, mentre gli osservatori e analisti di mezzo mondo sono concordi nel considerare la debolezza della politica nostrana la causa del costante crollo di Piazza Affari, mentre il Presidente della Repubblica rinvia le sue ferie (forse per poter firmare subito un certo decreto di scioglimento?), mentre gli italiani se ne stanno a casa e le mete turistiche cominciano a lamentarsi per le tante assenze, i nostri parlamentari cosa fanno? Ci vanno loro al mare. E vanno pure in pellegrinaggio. Le ferie inizieranno mercoledì 3 agosto e finiranno… il 12 settembre !
Appena il tempo per poter ascoltare il dibattito sull’informativa del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, previsto alle 15 e poi al suono dell’ultima campanella, via tutti in vacanza.
Quaranta giorni di ferie stridono violentemente con la crisi economica che sta affondando l'economia italiana, ma soprattutto stridono con i sentimenti degli italiani. Con le loro angoscie, con la paura di un futuro che si preannuncia sempre più a tinte fosche.
Dario Franceschini ha protestato, chiedendo di limitare a 33 giorni la chiusura : «Avevamo proposto, di iniziare anche con l’Aula il 5 settembre, anticipare l’inizio dei lavori, perchè ci sembrava doveroso. Ma la maggioranza non ha voluto». La replica di Fabrizio Cicchitto è di quelle che lasciano senza parole, dal momento che la prima settimana di settembre: «circa un centinaio di parlamentari, come tradizione, fanno un pellegrinaggio. Per rispetto verso di loro abbiamo dunque ritenuto di iniziare le sedute dell’Aula la settimana successiva».
Ed è proprio questo viaggio in Terra Santa di 170 deputati e senatori, organizzato come ogni anno dal vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, che ha scatenato la polemica. Dal 2004 i parlamentari cattolici si recano in pellegrinaggio in Terra Santa tutti gli anni. Quest'anno però, il viaggio dal 3 al 9 settembre è finito nell'occhio del ciclone. La stessa pasionaria dell’Opus Dei, la senatrice Paola Binetti ha dichiarato indignata: «Non si rimanda l'apertura della Camera per il pellegrinaggio, Cicchitto si sbaglia e le sue affermazioni sono gravi».  Nonostante la dichiarazione che le spese sono interamente a carico dei parlamentari (e ci mancherebbe pure il contrario), il Codacos ha invitato il Papa a fare una 'moral suasion' sui politici italiani perché, vista la crisi, evitino il viaggio.
Forse ci sarebbe da fare una moral suasion decisamente diversa…  ma chissà. A volte le vie della Provvidenza sono imperscrutabili !

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